A fianco dell'Arco Mera, nel salotto buono di Varese, funzionava la privativa gestita da 'Pucci' Galli. Amico di tutti i giocatori della Grande Ignis, molto spesso se li ritrovava nel negozio, anche per 'fraterni' aiuti nella conduzione dello stesso. Diciamo che erano più numerosi gli scherzi che le sigarette vendute, se entravano i vari Meneghin, Rusconi, Ossola...
La storia racconta:
3 aprile 1971: è la data in cui la Ignis sistemò un po' di pendenze in sospeso con gli acerrimi nemici del Simmenthal. Nello spareggio di Roma contro le scarpette rosse milanesi, infatti, arrivò il terzo scudetto di fila (66-57 lo score della partita). Fu il riscatto della sconfitta casalinga di febbraio, scivolone che aveva reso necessaria la sfida supplementare a campionato concluso. Ma fu anche un modo di vendicarsi della beffa del 1966 quando il titolo vinto, sempre a Roma e in una 'bella', fu annullato e assegnato al 'Simm' per il tesseramento irregolare dell'oriundo Tony Gennari.
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