In un pomeriggio d'estate
sospeso tra la serenità e la malinconia
calciare un pallone
contro un anonimo muro
di un bianco cortile assolato.
La solitudine non è
di chi gioca e sogna
ma di chi guarda e scrive.
L'istante vissuto
è contemporaneamente
una confusa attesa
e un rimpianto che brucia.
Un foglio di giornale
portato dal vento
che pigro si posa.
luglio 2004 Arnaldo Bianchi 'Del vento e della luna'
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