Mentre l'amico Antonio (vedi foto), coetaneo, ha dedicato addirittura una poesia in dialetto bosino all'amico Guido, in occasione dei 6 decenni, io mi sono limitato a queste poche frasi, che ho scritto su un cartoncino a disposizione degli invitati. E ho scattato le foto, a futura memoria.
Sessant’anni
in musica
Quando
Dio creò la musica, pensò che Guido ne avrebbe approfittato. Gli uomini,
qualche tempo dopo, inventarono la Gibson, e Guido ancora una volta ne gioì.
Ma
prima della Gibson Guido iniziò la sua carriera sonora da sedentario, con le
dita a saltellare in accordi d’organo.
Preferendo
la stazione eretta, mise la chitarra al collo, il microfono sotto il naso e
divenne esteta delle sei corde.
Date
a Guido un palco con pubblico e lo farete felice. Tappategli le orecchie con
una cuffia, e i suoi occhi chiari rideranno.
Piccole
salebar di periferia o ricche saleconcerti di città, dieci o mille spettatori
fa lo stesso, purché si applauda.
E’
un dato di fatto: le note lo elettrizzano e lo rilassano, lo gratificano e lo
accompagnano nei viaggi quotidiani, propiziando sogni e abbellendo realtà non
sempre armoniose.
Dalle
Volpi alla Steamboat, dalle chiese ai pub, solo ma preferibilmente in
compagnia, Guido ha fatto della musica la sua amante, e per altri sessant’anni
certamente non la priverà del suo affetto.
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