domenica 4 novembre 2012

Le nipoti di Elio


Caro nonno Elio,
non sei mai stato un uomo di tante parole.  A noi bambine sembravi persino un po’ burbero quando, durante i pranzi di famiglia, sedevi silenzioso e autorevole a capotavola. Eri invece un uomo di fatti. Ed è proprio con i fatti che ci hai mostrato il tuo affetto e trasmesso i tuoi valori.
Tantissimi sono i ricordi e tantissime le immagini. Di noi da piccole nel tuo giardino; dell’altalena sul ramo dell’albero; della gabbia con i conigli che ci portavi a vedere; della casetta piena di attrezzi e bottiglie misteriose;  del tuo pacchetto di sigarette, tagliato a metà perché durasse più tempo; dei tuoi francobolli, conservati nelle piccole buste di carta; del tuo fuoco; del bicchiere di vino e acqua sempre colmo fino all’orlo; del piatto dove conservavi le briciole del pane tagliato per non sprecarne nemmeno una. Nemmeno una briciola di pane buttata. Sei sempre stato preciso, attento ai particolari e ingegnoso. A briscola e a dama eri imbattibile, ma qualche volta ci lasciavi vincere. 
Ti rivediamo nella tua grande casa, insieme alla nonna; vicino alla terra, al tuo prato, al tuo orto, alle fragole e i pomodori, sempre facendo e costruendo e raccogliendo e aggiustando. La tua casa e il ricordo della tua presenza in quel luogo saranno sempre per noi il simbolo della famiglia e di un bellissimo periodo della nostra vita per il quale ti saremo sempre grate.
Questo è il saluto che forse nessuna di noi è riuscita a darti nella giusta maniera e che ti facciamo ora. Tu preferiresti un saluto senza sprechi, come hai sempre saputo vivere. Un saluto a cui bastano queste poche parole:
ciao nonno, ti vogliamo bene
Vally, Meggy e Ketty
                                                                                                  3 novembre 2012 

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